Grand Theft Auto: Chinatown Wars (GTA)

di Redazione Commenta

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La storia mette il giocatore stavolta nei panni di Huang Lee, figlio di un boss della Triade da poco assassinato, in viaggio da Hong Kong a Libery City; i problemi iniziano immediatamente dopo aver messo un piede fuori dall’aereo, e proseguono poi in un crescendo di lotte tra gang e scontri di potere tra le strade della metropoli. La quale, come i più attenti avranno notato, è la stessa di GTA IV attraversata con Niko Bellic; in realtà manca un’isola, ma in ogni caso resta un risultato encomiabile e capace di offrire un ambiente vasto e variegato brulicante di vita, auto, negozi, attività e quant’altro. La struttura è ovviamente quella classica, suddivisa in missioni da ottenere tramite una serie di personaggi chiave; in gran parte dei casi bisognerà poi utilizzare mezzi di trasporto per raggiungere vari punti nella mappa, ottenere oggetti, commettere omicidi e cose del genere in puro stile GTA, sempre facendo attenzione a non farsi scoprire dalla polizia sempre in agguato. E proprio parlando delle forze dell’ordine subentra una delle tante piacevoli innovazioni di Chinatown Wars; anche in questo caso sono presenti le stelline, a indicare il grado di sospetto e quindi quante unità siano effettivamente impiegate all’inseguimento di Huang.

Ma in questa occasione è stato inserita una maggiore profondità nella modalità di fuga che rende molto più divertente il tutto. Se infatti è possibile come sempre cercare di fuggire seminando gli inseguitori o utilizzando uno dei Pay’n Spray, allo stesso modo si può ingaggiare a sportellate le volanti facendole schiantare contro un palazzo o un ostacolo. Eliminando in tale modo un numero di auto della polizia pari alle stelle di sospetto in quel momento attive, si potrà perderne una fino a riguadagnare la “libertà”.

GIOCO E MANUALE IN ITALIANO

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