Come sarà la Terra nell’anno 2070? Hanno provato a dare una risposta a questa pericolosa domanda gli sviluppatori di Related Design che hanno così prodotto un videogioco (distribuito da Ubisoft) destinato a creare polemiche. Si chiamerà, appunto, Anno 2070, e sarà una sorta di Civilization del futuro, ambientato in un mondo in cui tutte le previsioni più catastrofiste degli ambientalisti si sono avverate.
I ghiacci dei poli si sono sciolti e così ci ritroviamo ad avere a che fare con un mondo con i confini cambiati, in cui terreno ce n’è sempre meno e si devono fare i conti con le maree sempre più alte. A fronteggiarsi in questo mondo futuro ci sono due sorte di “corporazioni” molto simili a quelle dei giorni nostri, gli Ecos, o ambientalisti, ed i Tycoon, o gli industriali, i quali hanno due visioni del mondo diametralmente opposte.
Potrete scegliere di comandare entrambi gli schieramenti per far progredire la vostra fazione, sviluppare tecnologie futuristiche per far fronte a questi disagi, ma soprattutto alla furia della natura che scatenerà contro gli uomini tutto il suo potenziale. Le due civiltà possono decidere se scontrarsi o cooperare con gli scambi commerciali, dandosi una mano l’una con l’altra contro le forze della natura, anche se inevitabilmente, essendo rimaste ben poche risorse a disposizione dell’umanità, sarà inevitabile prima o poi qualche conflitto.
A differenza di Civilization però, gli sviluppatori promettono una storia avvincente ed una grafica che i videogiochi di Sid Meier non possono permettersi. Il videogioco, in uscita per il 15 novembre prossimo, sarà destinato esclusivamente agli utenti PC Windows, e vista la grande potenza grafica che sarà necessaria per far girare questo capolavoro che comprende molti dettagli, già immaginiamo che non sarà alla portata di tutti. Confermata anche la versione online in multiplayer, Insomma, un videogioco di nicchia per un pubblico di nicchia.
