PES 2013, le impressioni sulla demo

di Redazione Commenta

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E’ disponibile per il download la demo di PES 2013. La Konami ha voluto battere sul tempo la EA per far provare il prima possibile il nuovo videogioco calcistico del prossimo anno al potenziale pubblico di indecisi, e per questo si è impegnata per poter mostrare sin da subito le ultime novità che dovrebbero farle fare il salto di qualità. Partiamo subito con la considerazione che si tratta della prima demo e che mancano due mesi all’uscita del gioco, ma a quanto pare siamo già a buon punto.

Le novità principali sembrano derivare dall’intelligenza artificiale. Almeno in fase offensiva infatti è stato eliminato il fastidioso controllo del compagno, quello che con una complicata combinazione di tasti serviva per dire al giocatore controllato dal computer quale movimento doveva fare. L’esperimento, tentato nella versione 2012, è miseramente fallito ed è stato immediatamente accantonato. Per questo si è resa necessaria un’intelligenza artificiale più sviluppata, chiamata “Pro Active AI” che effettivamente migliora i movimenti senza palla. Il bello è che non tutti i giocatori li effettuano allo stesso modo, ma i fuoriclasse si inseriscono negli spazi in maniera più furba rispetto ai cosiddetti calciatori “normali”.

Peccato che la stessa intelligenza non sia stata inserita nella versione difensiva. I difensori infatti appaiono sempre goffi e stupidi, forse per far sembrare più divertente la demo (o almeno ce lo auguriamo), ma certo è che uno dei grandi punti deboli di PES ancora non sembra risolto.

Passiamo all’aspetto tecnico. Qui ci siamo avvicinati un po’ più alla realtà, in quanto ad esempio gli stop o i passaggi di prima avvengono in maniera più naturale, legati anche alla bravura del calciatore. Lo stop al volo di Cristiano Ronaldo nella realtà è fatto in maniera più accurata rispetto ad un giocatore qualsiasi, e questa differenza viene sottolineata anche nella demo. In questo modo viene marcata maggiormente la differenza tra top player e giocatori normali, una differenza ridotta nel 2012 ma che effettivamente nella realtà esiste, e dunque è bene rimarcarla.

Il sistema di passaggio invece lascia un po’ perplessi. Eliminando infatti il passaggio “automatico” in cui bastava spingere il bottone del passaggio per inbeccare il proprio compagno ovunque egli sia, ora per essere precisi nel passaggio bisogna tenere premuto il grilletto sinistro e muovere lo stick in direzione del compagno per fargli arrivare il pallone. Un po’ complicato ma efficace. Per dare un giudizio definitivo però attendiamo le novità sulle licenze, sulle modalità di gioco, e magari anche la seconda e ultima demo.

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