Wikipad, la nuova console-tablet per videogiochi

di Redazione Commenta

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Finora i videogiochi da tablet sono stati piuttosto scarsini, quasi al livello di quelli degli smartphone. Ma ora qualcosa potrebbe cambiare con il Wikipad. Tecnicamente sembra il top del mercato del tablet, tanto da fare una concorrenza durissima agli iPad. Si tratterebbe di una tavoletta dotata di Android 4.1 Jelly Bean con processore Nvidia Tegra 3 da 1.4 GHz, schermo IPS da 10,1 pollici con risoluzione da 1280×1800 pixel, tecnologia 3D autostereoscopica, cioè permette di guardare il contenuto in 3D senza bisogno di occhialini, 1 Giga di RAM, vetro antigraffio Gorilla Glass e memoria che può andare da 16 a 32 GB, a seconda delle versioni. Inoltre avrà uno spessore di 8,6 millimetri ed un peso di appena 560 grammi.

Ma la caratteristica principale sarà il controllo. Oltre al touchpad la tavoletta avrà anche due stick analogici, le freccette direzionali ed i classici 4 bottoni da controller che lo fanno assomigliare al tablet della Wii U. Dalla sua il Wikipad ha anche altre due caratteristiche: prima di tutto il prezzo, solo 499 dollari (non si sa ancora quando uscirà e a che prezzo in Europa), ed inoltre avrà la certificazione PlayStation Mobile. A confermare ulteriormente che questo tablet è stato realizzato proprio per i videogiochi c’è che sarà commercializzato in esclusiva sul circuito di Gamestop che ne venderà anche i software.

Ancora non ci è dato sapere di che tipo di videogiochi si tratterà, ma a quanto pare si sta trattando per trasferire i giochi classici da console su questo tablet. Forse è un azzardo produrre videogames esclusivamente per questa piattaforma visto che sarebbero troppo pesanti e probabilmente non reggerebbero su altri tablet. Certamente al momento dell’uscita (31 ottobre negli USA) potrà far girare tutti i contenuti di Google Play, mentre è stata annunciata la compatibilità con il PlayStation Network per permettere di scaricare tutti i contenuti compatibili già presenti sulla rete della Sony. Ormai non ci resta che attendere l’annuncio anche per l’Europa.

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