migliori giochi 2011

Game Republic Awards 2011: in Italia vince LA Noire

Abbiamo parlato nei giorni scorsi dei vari premi assegnati da tutto il mondo ai videogiochi, ma ci siamo soffermati poco sul nostro Paese. I principali opinionisti italiani di videogames hanno così votato per il Game Republic Awards 2011, per riconoscere nelle varie categorie i videogiochi di maggior successo in Italia, vediamo com’è andata.

Il premio più ambito è sicuramente quello di videogame dell’anno, ed a sorpresa non ha vinto né Call of Duty: Modern Warfare 3 che ha sbancato in tutto il mondo, né Batman: Arkham City che ha vinto a livello mondiale. In Italia il gioco più apprezzato è L.A. Noire che è sempre rientrato tra i primi 5 in ogni angolo del pianeta, ma mai al primo posto.

I migliori giochi del 2011: vince sempre Batman

Dopo essere stato pluripremiato al VGA dello scorso weekend, Batman Arkham City riceve un altro riconoscimento, quello di videogioco più bello dell’anno secondo i siti del settore italiani. A stilare questa classifica è stata ItaliaTopGames che ha raccolto le valutazioni delle pagelle di circa 50 siti di videogames, e realizzando così una media ha calcolato quali sono i 10 migliori giochi secondo i blogger italici.

Così, dopo aver ottenuto il riconoscimento come miglior gioco per Xbox 360, miglior tie-in e miglior gioco di avventura, ora Batman Arkham City si becca anche una media voto di 9,5 da Internet, diventando il miglior gioco del 2011. L’ennesima soddisfazione deriva anche dal fatto di aver superato, seppur di pochi centesimi, The Elder Scroll V: Skyrim che la scorsa settimana gli aveva strappato lo scettro di miglior gioco dell’anno al VGA.

La torre delle Ombre: Video recensione

I n quest gioco per Wii l’ombra sarà la vera protagonista della storia e, con l’aiuto di una fatina conosciuta al risveglio e che rappresenta il puntatore del Wiimote, tenterà di tornare in cima alla torre per potersi ricongiungere con il corpo fisico che l’ha generata.
La struttura di base de La Torre delle Ombre è quindi quella di un action platform con una buona dose di enigmi creati grazie alla particolarità alla base del progetto: l’ombra non è in grado di muoversi nel mondo fisico, correndo quindi su scale, marciapiedi e piattaforme, ma solo nel suo ambiente naturale: altre ombre.
La conformazione dei livelli è quindi duplice: in primo piano sono presenti delle strutture, quelle che normalmente formano gli stage di un platform comune, che grazie al sole proiettano delle ombre sullo sfondo. Proprio su queste ombre potremo correre, saltare e muoverci liberamente, con il vantaggio di poter cadere da altezze di molto superiori alla norma senza riportare danni. Questo dualismo si ritrova perfettamente anche ne La Torre delle Ombre: il protagonista utilizza le zone d’ombra per muoversi, cercando quindi di sfruttarne una sequenza continua in modo da attraversare i livelli.