Diablo III, problemi legali e di immagine per Blizzard

di Redazione 1

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Mi sa che fino alla fine qualche testa a Blizzard salterà. Dopo la bufera che ha colpito la casa sviluppatrice dovuta alle lamentele dei fans di Diablo III perché il titolo è troppo semplice, troppo brutto e troppo distante dalle aspettative, ma soprattutto pieno di bugs, adesso arrivano nuove rogne che riguardano la modalità online. Non bastava infatti il server che ogni tanto cadeva ed il furto di account, adesso cominciano i guai seri.

Questi arrivano da due direzioni diverse: dalla Corea del Sud il primo e dal resto del mondo il secondo. Ma andiamo con ordine. Le autorità coreane sono in questi giorni negli studi di Blizzard per controllare i dati di previsione di utenti registrati da parte dei responsabili del gioco. L’ipotesi di reato è che il mancato diritto di recesso in caso di disservizio vada contro le leggi coreane. Siccome tantissimi utenti si sono lamentati dei disservizi, ma non hanno potuto fare nulla dal punto di vista legale, ora gli inquirenti stanno cercando di capire se effettivamente qualche azione nei confronti di Blizzard si possa intraprendere.

Nel caso in cui trovassero il dolo, cioè che la norma vigente fosse stata aggirata appositamente, potrebbero partire le class action e gli utenti che chiedessero il risarcimento potrebbero riceverlo. Questo per ora in Corea. Ma si creerebbe un importante precedente che potrebbe portare a class action in tutto il mondo.

Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, gli utenti si sono già organizzati tra di loro ed hanno avviato una petizione online per costringere Blizzard a rilasciare una patch che consenta loro di giocare off-line. Attualmente infatti per giocare a Diablo III c’è bisogno per forza di collegarsi ad Internet, anche nella modalità single player. Ma visto che i server spesso sono down e c’è il rischio di qualche furto, i giocatori vorrebbero anche poter giocare in tutta sicurezza off-line. Per questo sul sito change.org già migliaia di utenti hanno firmato per far sentire la propria voce.

E Blizzard? Per ora di permettere di giocare off-line non ci pensa proprio, ed ha risposto presentando quattro consigli per evitare di cadere nelle trappole degli hacker: non condividere i dettagli del proprio account con nessuno, nemmeno con persone fidate; assicurarsi che il proprio indirizzo e-mail sia tutelato; non visitare siti potenzialmente pericolosi esterni a quello di Blizzard o di Battle.net, né fornire dati in essi; autenticarsi solo tramite i sistemi di Battle.net. Ci volevano loro…

Commenti (1)

  1. E con questo la Blizzard ha toccato davvero il fondo!! 10 anni di rotture di palle, trailers, date ,smentite, riconfermate poi smentite di nuovo ( sara il gioco piu bello in assoluto!) ed ecco che nei nostri pc e arrivata la piu grande BUFALA della storia dei video games!!! DAVVERO COMPLIMENTONI BLIZZARD!!! E se prima i blu rispondevano nei forum, se avete notato, da un po di tempo non ce ne uno che si degna di farsi vivo!!! Coda di paglia???

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