Vatican Wars: il videogioco in cui la religione viene messa in discussione

di Redazione Commenta

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Siete pro o contro l’aborto? E pro o contro il matrimonio tra omosessuali? Questi ed altri temi saranno trattati in modo ludico in un nuovo videogame destinato a far discutere: Vatican Wars. Non si tratta di un gioco religioso, come sarebbe facile intuire, ma un modo divertente (e gratuito) per discutere degli importanti temi che si stanno dibattendo da anni.

Nel gioco, disponibile su Facebook, all’utente viene richiesto di entrare nella squadra dei Crociati o in quella dei Templari con l’obiettivo di eleggere il Papa di uno dei due schieramenti. Il funzionamento è simile a quello di molti giochi presenti sul social network, come in Mafia Wars in cui bisogna compiere delle missioni graduali a seconda del livello del giocatore. Ovviamente c’è di tutto, compresi i temi scomodi di cui il Vaticano preferisce non parlare come la gestione dei soldi.

Man mano che si procede si cerca di ottenere sempre più il consenso dei “seguaci”, fino ad entrare nel conclave ed essere eletti Papa. Prima di lanciarsi in quest’avventura “pericolosa”, la casa produttrice SGR Games ha ammesso di aver fatto un sondaggio tra i cattolici e di aver contattato alcune autorità religiose, in modo da non offendere nessuno, anche se l’intento provocatorio è evidente. E da quanto ne è risultato, l’80% dei credenti contattati si è detto contento della nascita di questo gioco.

Oltre alle missioni, si chiederà letteralmente di schierarsi sui vari temi, il che suona anche un po’ come megasondaggio (attualmente ci sono oltre quattromila iscritti), per tastare il polso ai credenti che così possono lanciare un messaggio al Vaticano, esprimendosi anche su temi scottanti come il celibato del clero o il ruolo delle donne nella Chiesa. Unica pecca, se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, è che, almeno attualmente, il gioco è tutto in inglese, compreso il tutorial con tanto di video postato su YouTube, senza un testo scritto sicuramente più comprensibile. Ma non fatichiamo a credere che, visto il successo quasi scontato, prima o poi potremo giocare anche alla versione in italiano.

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