PlayStation: sarà necessario un pass per giocare online?

di Redazione Commenta

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Un’indiscrezione, ancora non confermata, mette in allarme gli utenti della PlayStation 3. Secondo alcune voci provenienti dalla Germania, il nuovo capitolo di Resistence 3 potrebbe introdurre il metodo del PSN Pass, un accesso univoco al gioco online che limiterebbe l’accesso esclusivamente ai videogiocatori che acquistano il gioco originale.

Un buon metodo di limitare la pirateria, verrebbe da pensare. Ed invece questa scelta potrebbe mandare gambe all’aria un intero comparto del mercato dei videogame, come il Gamestop, giusto per citare il principale danneggiato, che riguarda l’acquisto dei giochi di seconda mano. Quando infatti un nuovo utente acquistasse Resistence 3 di seconda mano, il PSN Pass non sarebbe più valido, e ne dovrebbe richiedere un altro a pagamento.

Questo pass servirebbe per giocare in multiplayer in rete e per accedere ad alcuni servizi come il Ps Store per l’acquisto degli accessori nel gioco. L’indiscrezione è trapelata dopo la diffusione di un’immagine (foto sopra) in anteprima del gioco (che dovrebbe uscire il prossimo autunno) in cui compare la scritta

Psn Pass Network disponibile solo nei Paesi in cui è attivo il Playstation Store.

Anche se la Sony non ha né confermato né smentito la notizia, probabilmente questo potrebbe essere una sorta di esperimento che, nel caso avesse successo, potrebbe essere replicato con le prossime uscite. Cosa comporterà questa mossa è presto per dirlo, ma la valutazione di un assiduo videogiocatore con una certa esperienza alle spalle non può che essere negativa. Nel tentativo di combattere la pirateria, ma soprattutto il calo nelle vendite (che riguardano solo la PlayStation, non l’intero settore), anziché lottare sul campo della contraffazione, la Sony rischia di fare le scarpe al legalissimo comparto dei videogiochi usati. La loro speranza è che aumentino le vendite dei giochi originali, ma se continuano a lanciarli sul mercato a 60-70 euro l’uno, è normale che c’è chi si rivolge ai negozi che li vendono di seconda mano. O peggio, con i tempi che corrono, si rischia di alimentare ulteriormente il mercato nero che, siamo sicuri, ci metterà poco a trovare il modo di realizzare Pass falsi.

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