Dead Island: un’anteprima da brividi

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Dopo il grande successo del trailer presentato nei mesi scorsi e che è stato persino premiato a Cannes, l’attesa per Dead Island si è fatta sempre più insostenibile. Così abbiamo sbirciato le prime immagini del gioco e possiamo dire che, almeno la prima impressione, è decisamente buona.

Per chi si stesse approcciando ora a questo che si preannuncia come uno dei titoli più interessanti dei prossimi mesi, Dead Island è un survival horror ambientato in un resort di lusso ai tropici infestato dagli zombie. Possiamo però affermare che non c’è traccia né della bambina del teaser, né della sua famiglia. Insomma, il video premiato a Cannes era giusto un modo per far venire l’acquolina in bocca ai videogiocatori perché il gioco reale sarà tutt’altro.

Ci troviamo ad una festa in spiaggia con una birra di troppo in mano. L’ambiente è dei più promettenti, donne in bikini, uomini palestrati che tracannano, musica e divertimento. Dopo un po’, quando la serata sta per mettersi per il verso giusto, l’alcool comincia a fare effetto, la testa comincia a girare e ci rechiamo in stanza dove crolliamo sul letto. Al risveglio vorremmo tanto avere i postumi della sbornia, ed invece lo spettacolo che ci troviamo davanti è decisamente più terrificante.

Il gameplay in prima persona è per gran parte basato sulla lotta corpo a corpo o con armi di contatto tra il nostro eroe ed un’orda di zombie. In effetti questo è il primo salto di qualità del gioco che si discosta dagli altri in cui il personaggio principale poteva difendersi con pistole, fucili, mitra e persino bazooka. In questo modo, oltre a rendersi un po’ più credibile, aumenta anche la tensione che ti fa star ritto sulla sedia ogni volta che vedi avvicinarsi uno zombie. Giocare in prima persona significa anche che è più difficile controllare i nemici che stanno arrivando da dietro, il che aumenta la vicinanza alla realtà, per quanto possa essere reale un’isola infestata da non morti. Dopotutto cosa ci fa un AK-47 in un resort di lusso?

Insomma, dovremo cavarcela con asce e martelli, almeno fino ad uno stadio molto avanzato dell’avventura. Potremo anche sbizzarrirci con le armi combinate, ma non vogliamo togliervi la sorpresa di scoprirle da soli. La gamma stessa delle armi da mischia è ugualmente impressionante: tirapugni, mazze chiodate, mannaie da macellaio, machete e asce, solo per citarne alcuni, e sono tutte aggiornabili quando avrai abbastanza soldi da spendere. Si può persino gettare tutto addosso agli zombie in modo da avere il tempo di scappare quando ti trovi alle strette, oppure piantare un’arma nel cranio dello zombie di turno, ricordandosi però di riprendersela altrimenti non la ritroveremmo più nel nostro inventario. Dettaglio decisamente ben curato che serve per utilizzare l’opzione di lancio con parsimonia se si vuole avere qualche speranza di sopravvivenza.

Certo, c’è sempre l’opzione della fuga, ma per evitare di trasformare un gioco d’azione in una sorta di “fuggi fuggi”, la Techland ha inserito una barra di resistenza che vi costringerà ad affrontare i vostri nemici quando non avrete più fiato. Infine, l’impostazione del mondo aperto è uno dei punti chiave di Dead Island che la rende decisamente un’esperienza originale, arricchita dalle ormai immancabili missioni secondarie che rendono gradevole il re-start dopo aver finito il gioco la prima volta. C’è anche la possibilità di giocare con più personaggi, con diverse caratteristiche, in modo da affrontare gli zombie, e di conseguenza tutta l’avventura, sempre in modo diverso.

Insomma, le premesse per un’uscita di successo ci sono tutte, vedremo come verrà accolta il prossimo 9 settembre.

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