Videogiochi violenti, l’America li vuole tassare

di Redazione Commenta

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La battaglia contro i videogiochi violenti procede senza tregua, e stavolta si sposta sul piano economico. Dopo aver tentato di abolirli, di denigrarli e di ridurli, ora un senatore dell’Oklahoma ha deciso di tassarli. In particolare vuole introdurre una tassa dell’1% sui videogiochi che vengono classificati dall’ESRB (il nostro PEGI) come “Teen”, “Mature” o “Adult Only”, che per la classificazione europea corrisponderebbero a 12+, 16+ e 18+.

Sicuramente un’assurdità anche perché classificare i videogiochi in questo modo è senza dubbio fare di tutta l’erba un fascio. Rimarrebbero infatti fuori soltanto i videogiochi sportivi (ed alcuni sono pure violenti) e quelli per bambini, mentre rientrerebbero in questa categoria ad esempio Dance Central 2 che è classificato con 12+ o “Teen”, mentre ad esempio Madden NFL 12, il gioco del football americano che è molto più violento di un gioco di danza, è classificato come “Everyone”.

Insomma, una vera e propria presa di posizione incomprensibile destinata a far discutere nel mondo dei videogiochi, e probabilmente anche ad essere cassata, visto che già nel 2008 ci provò un altro senatore a proporre una legge simile, ma fu bocciata. La realtà è che finalmente ci si rende conto che il settore dei videogames è molto redditizio, e come sempre i benpensanti decidono di specularci su. Ma sicuramente questo non è un buon modo di agire.

Secondo il senatore questo non dovrebbe essere un modo per “fare cassa” perché il ricavato (stiamo parlando di milioni di dollari) verrebbe destinato ad opere di beneficienza, come il Childhoold Outdoor Education Revolving Fund, un fondo che toglie i giovani dalla strada organizzando attività sportive e culturali, ed il Bullying Prevention Revolving Fund, il fondo per la lotta al bullismo giovanile. La risposta del mondo dei videogiochi comunque non si è fatta attendere, e si può sintetizzare l’idea comune nella frase di Manveer Heir, senior designer di Mass Effect 3:

Posso proporre una tassa dell’1% sulle idee stupide che sono anche incostituzionali?

Sicuramente sarebbe meglio accolta.

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