Riflessioni sulla modalità “diventa un mito” di PES 2012

di Redazione Commenta

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Da accanito fan della saga PES che si è perso forse solo un titolo negli ultimi 6 anni, il sottoscritto ha fatto un balzo sulla sedia quando Konami, diversi mesi orsono, aveva annunciato forti cambiamenti nella modalità leggenda di PES 2012. L’hanno annunciata come “vita da calciatore”, in realtà è rimasta “diventa un mito” o club Legend che dir si voglia (Football Life semplicemente racchiude diventa un mito, master league e Patron che è una modalità inguardabile), e dalle prime immagini della conferenza stampa del nostro avatar sembrava effettivamente che cambiasse tanto e che il gioco fosse più profondo.

Ora che però sono diversi mesi che ci gioco mi sono reso conto che non solo non è cambiato quasi nulla, ma che la delusione che molti giocatori hanno provato negli anni scorsi e che li hanno portati a scegliere FIFA 12 quest’anno rischia di portare PES 2013 della prossima stagione a non vendere nemmeno una copia.

Cominciamo dalle annunciate novità. Circolavano in rete le voci di possibili ritocchi alla modalità diventa un mito in cui sarebbero state introdotte nuove varianti sulla vita del calciatore. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, secondo molti commentatori perché in questo modo si creava l’attesa e l’immaginazione avrebbe spinto molti appassionati a comprare quel gioco, ma in realtà il vero motivo era perché non c’era nessuna novità.

L’unica introduzione sta nello stipendio dell’agente. Se fino al titolo scorso gli ingaggi che venivano accumulati non servivano assolutamente a nulla, in questo si sperava che potessero servire per acquistare auto di lusso, case o qualche oggetto sulla scia della vita privata di Fifa Manager. Nulla di tutto questo. Quei soldi servono solo per disdire il contratto con un agente e avviarne uno nuovo con un agente più esperto, tutto qui. Con il risultato che dopo 4-5 stagioni, se siete stati bravi, avete già in scuderia l’agente migliore possibile ed i soldi non vi serviranno più a niente.

Capitolo interviste. Come mostrato nelle poche immagini in merito dalla Konami, c’era la conferenza stampa con i giornalisti al momento dell’ingaggio. Così in molti già speculavano sulla possibilità di rispondere alle domande e guadagnare popolarità con i fans. Anche qui nulla di nulla. Non ci sono domande, c’è solo un breve filmato al momento dell’ingaggio con una frase standard “sono contento di giocare nella xxx, è sempre stato il mio sogno, darò il massimo, ecc.”, le solite frasi scontate. Piccola variante, forse per uno scatto d’orgoglio, è il filmato di presentazione in grande stile quando ormai siete diventati dei calciatori famosi in cui la presentazione non avviene più in una triste sala stampa, ma di fronte ai tifosi sul terreno di gioco.

Per il resto sembra di giocare alle vecchie versioni. E’ stata introdotta la modalità “imposta partner” che a dire la verità nessuno ha capito a cosa serva. Facendo un giro su internet (sul libretto non ce n’è traccia) c’è chi dice che si tratti di giocatori consigliati al club per l’acquisto, oppure chi afferma che si tratta di calciatori con cui aumenta il feeling e dunque si passa meglio il pallone o si controllano meglio con la modalità “off the ball” (peraltro complicatissima da usare). Sinceramente né l’una né l’altra ipotesi hanno trovato conferme ed io sono già all’ottava stagione.

Non è stata inserita nemmeno la possibilità di giocare da portiere, punto su cui molti fans si sono lamentati. In FIFA infatti è stata introdotta la modalità “diventa un portiere” già 2 anni fa, e la mancanza in PES è molto grave. Senza poi contare i soliti problemi con le licenze, ma questo è un altro capitolo. Insomma, il vero fiore all’occhiello di PES ormai ha perso i suoi petali, e al modesto parere del sottoscritto la distanza con FIFA nelle vendite c’è tutta. Se la Konami vuole evitare che questa distanza diventi incolmabile dovrebbe cambiare l’intero staff di programmatori e ricominciare da zero.

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