I 5 videogiochi che fanno più paura

di Redazione Commenta

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Videogiochi horror ce ne sono tanti, ed anzi ultimamente sembrano tra quelli che vanno di più. Fantasmi, zombie e colleghi mostruosi stimolano sempre la creatività, e sono molto apprezzati nel mondo videoludico forse persino più del cinema. Tra tutti questi abbiamo provato a stilare una classifica dei 5 che fanno più paura. Attenzione, non intendiamo i migliori dal punto di vista tecnico, o i più belli, ma quelli in grado di creare tensione e farvi fare il classico “salto sulla sedia”.

Quella esposta di seguito non è una classifica, ma i giochi sono elencati in ordine sparso in modo che ognuno possa scegliere qual è quello che più gli piace.

1 – Resident Evil. Non possiamo non cominciare la nostra lista con quello che potrebbe essere il “padre” di tutti i videogiochi horror. Ci riferiamo al primo episodio di Resident Evil, forse il meno noto, uscito per PlayStation. Anche se, a mio avviso, RE2 è stato il migliore della saga, nessuno ha mai ricreato quella tensione e quella sensazione di paura vera di cui è stato capace il primo capitolo. Sarà forse che alcuni filmati erano girati con attori veri, ma il livello di coinvolgimento difficilmente è stato ripetuto. Il top si raggiunge con l’inseguimento dei cani zombificati che quasi vi spinge fisicamente a correre, instillandovi dentro del vero e proprio panico. Per chi ha ancora una vecchia PlayStation a casa potrebbe essere un bel salto nel passato.

2 – Silent Hill 2. Il primo Silent Hill era molto buono, ma la perfezione si è raggiunta con il secondo, e non si è mai più eguagliata. Qui più che paura il protagonista riesce a trasmettere un certo senso di angoscia, tanto che vi sentirete davvero come se foste soli in mezzo ad una città abbandonata che pullula di creature spaventose. L’empatia in questa versione è davvero al massimo, grazie anche alle immagini e ai suoni, con una colonna sonora perfetta e degli effetti audio che rapiscono.

3 – Fatal Frame 2. Se nei precedenti giochi la tensione derivava dal fatto di dover scappare dai mostri, qui ce li troviamo davanti, e la situazione cambia di parecchio. Il primo Fatal Frame ha introdotto il concetto di “Camera Oscura”, cioè la vecchia credenza Orientale che vuole che le macchine fotografiche siano in grado di catturare le immagini degli spiriti che l’occhio umano non può vedere. Il gioco è ambientato in un palazzo stregato dal quale dovete scappare armati della sola macchina fotografica che vi permette di vedere dove sono collocati gli spiriti. La tensione deriva anche dalla sensazione di claustrofobia che dà il fatto di doversi fare spazio attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, rendendovi incerti di tutto ciò che accade intorno a voi.

4 – Haunting Ground. Forse il meno noto tra i giochi in questo elenco, racconta della vicenda di Fiona, una ragazza che fa un incidente stradale e si risveglia in un castello pieno di maniaci che vogliono violentarla (e ucciderla) e da cui deve cercare di scappare. L’abilità degli sviluppatori è quella di creare tensione con il “non visto”. In realtà infatti non c’è nulla di esplicito ma la fantasia è fortemente stimolata da ciò che non si vede, facendo appello al naturale spirito di sopravvivenza che si trova dentro tutti noi. A questo si aggiunge il fatto che come unico mezzo per difenderci, per gran parte del gioco, c’è il nostro cane Hewie, e dunque oltre a pensare a salvare la nostra pellaccia, dobbiamo pensare anche alla sua. Davvero una grande idea.

5 – Amnesia: The Dark Descent. Questo è il più recente dei giochi nella lista, e probabilmente l’ultimo tra i videogiochi sedicenti horror a fare davvero paura. La trama è basata su un uomo che, nell’800, si risveglia senza sapere perché in un castello dal quale deve cercare di uscire riuscendo a risolvere diversi puzzle. Niente di particolare, sin qui, se non fosse che i corridoi bui del castello sono popolati da creature spaventose e contro le quali non abbiamo armi con cui difenderci. Il senso di impotenza sarà probabilmente la vera arma che incute paura al giocatore dato che non ha il supporto, come ad esempio in Resident Evil, di pistole e fucili con cui fare in mille pezzi i nostri nemici. Il gioco è tutto una prova di impegno, coraggio ed intelligenza, ma soprattutto pazienza perché non sapere cosa si nasconde nell’ombra rischia di farvi impazzire.

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