Donne che creano videogiochi, perché no?

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Come un po’ tutti gli altri settori, anche quello dell’intrattenimento videoludico sta vedendo l’aumentare, tra le sue file, delle esponenti del gentilsesso. Per quanto poche siano, infatti, le donne che sviluppano videogame esistono, e l’autrice del celebre Portal e di Quantum Conundrum ci parla del suo approccio all’industria, lanciando anche un appello alle future developer.

Nel corso di una intervista, la talentuosa Kim Swift ha raccontato di aver sempre sognato, fin dalla sua infanzia, di potere creare dei videogame, in futuro. Purtroppo, però, ogni qualvolta si confrontava con l’industria, non trovava mai un punto di riferimento, un’autrice donna sufficientemente nota da poter essere presa come punto di riferimento, come rivela:

“Ero una di quelle bambine che non pensavano ad altro che alla voglia di creare videogiochi, in futuro. Però, ogni volta che badavo all’industria, mi rendevo conto che non c’era nemmeno una donna che potessi prendere come punto di riferimento, alla quale rivolgermi e dirmi ‘se lei lo ha fatto, perché non potrei farlo io?”

Fortunatamente, la Swift non si è lasciata scoraggiare, ed è riuscita oggi a regalarci le sue due perle videoludiche. Per aiutare tutte le future sviluppatrici ad uscire dal guscio e ad offrire all’industria dei videogame le loro idee e la loro creatività, in futuro, la Swift spiega:

“Donne, ecco la mia chiamata alle armi per voi: mettetevi in mostra, fatevi vedere, fate parlare di voi. Siate forti, intelligenti e preparate. Siate gentili. Siate qualsiasi cosa avreste voluto vedere in una donna che creava videogiochi, quando eravate piccole, siate qualsiasi cosa avreste voluto poter prendere come modello.”

Attualmente, il numero di autrici nel mondo dei videogame sembra essere in ascesa: tra i nomi più in vista, non possiamo non citare Jade Raymond, produttrice originaria di Assassin’s Creed e director di Ubisoft Toronto, e Rihanna Pratchett, apprezzatissima scrittrice di Mirror’s Edge, ora al lavoro sul reboot di Tomb Raider.

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