I tempi in cui Square Soft, fra tutte, andava online a censire i fansite dedicati ai suoi capolavori per poi inviare ai webmaster dei migliori delle e-mail di complimenti e congratulazioni per il loro lavoro appassionato e certosino, sembrano lontanissimi. Le software house odierne preferiscono far parlare di sé attraverso gli avvocati, anche a scapito dei rapporti con il suo stesso pubblico.
È l’ennesima scaramuccia legale di cui vi parliamo, quella di Bethesda Softworks, che già fece causa qualche mese fa a Mojang intenzionata ad utilizzare il controverso titolo Scrolls per un suo videogame, a denotare probabilmente uno staff di avvocati parecchio agguerrito e determinato per la software house statunitense parte di ZeniMax Media. Questo volta, però, la vittima non è la concorrenza all’interno dell’industria dei videogames, ma un povero fan con la sola colpa di essersi appassionato un po’ troppo all’universo Fallout, serie di cui Bethesda è autrice.

