
Sono lontani i bei tempi in cui Zynga era l’esempio da seguire per chi voleva fare free-to-play. I gusti di internet cambiano in fretta, e così anche un colosso come questo è passato dalle stelle di pochi anni fa alle stalle, che purtroppo non sono quelle di Farmville. Forse ha tirato troppo la corda (e la dimostrazione che quasi tutti i giochi di base vanno ancora bene ma i sequel sono un flop ne è una prova), ma fatto sta che Zynga è in forte crisi, e per tentare di salvarsi ha deciso di tagliare i costi. Che nel mondo del free-to-play significa chiudere i giochi.