Gamestop “invade” il mercato Apple

di Redazione Commenta

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Gamestop, la famosa catena di negozi di videogiochi, ha deciso di entrare a gamba tesa nel mondo Apple. Secondo quanto trapela dall’ultima fiera di Las Vegas, a breve nei rivenditori che oggi si occupano delle console Sony, Microsoft e Nintendo, troveremo anche i giochi per iPad, iPhone e iPod Touch.

Ma non solo. Visto che Gamestop è diventata famosa più che altro per la strategia di ritirare i videogiochi vecchi per rivenderli di seconda mano, applicando degli sconti, ora ha deciso di ritirare dal mercato i vecchi dispositivi iOS (come ad esempio l’iPad 1 o i vecchi iPhone) per applicare uno sconto sull’acquisto dei dispositivi nuovi. Un bel colpo assestato alla Apple che finora si “arricchiva” grazie all’assalto ai suoi Applestore degli appassionati che acquistavano a prezzo pieno (sempre molto elevato) le ultime novità della casa.

Probabilmente, conoscendo l’operato della catena, i vecchi dispositivi potrebbero essere persino messi in vendita a prezzo scontato, cosa che potrebbe fare arrabbiare i vertici dell’azienda di Cupertino che proprio di recente aveva avviato una campagna simile, ma solo per togliere dal mercato i vecchi prodotti, non per rimetterli in circolazione. Dal punto di vista invece di ciò che più ci interessa, i videogiochi, questa scelta potrebbe far avvicinare alcune case produttrici ai prodotti Apple finora piuttosto snobbati.

Abbiamo già parlato di alcuni accordi tra Nintendo e l’azienda americana, ma ora si vocifera persino di far nascere alcuni giochi che, tramite bluetooth, potrebbero essere compatibili tra iPhone e Wii, in modo da usare il telefonino come joypad. Può sembrare fantascienza, ma conoscendo le capacità tecniche delle due case produttrici, non dubitiamo che qualche progetto sia già stato avviato.

Quando tutto ciò sarà realtà ancora non si sa, sappiamo soltanto che già oggi negli Usa è possibile portare l’usato Apple nei negozi di Gamestop, anche se ancora non sono autorizzati a vendere altro della stessa marca, mentre per l’Italia non sappiamo quando arriverà l’autorizzazione.

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