Raramente come ai giorni nostri, abbiamo visto un panorama videoludico così frammentato: le classiche console domestiche sono affiancate dalle handheld, ma non solo. Il panorama è stato saturato anche dagli smartphone e dai conseguenti titoli mobile, oltre che dai giochi social la cui diffusione è stata favorita dall’avvento capillare di Internet.
Sembra molto cupa la prospettiva di WipEout, da quando Sony Liverpool Studio è stato costretto alla chiusura in seguito alla riorganizzazione delle risorse da parte di Sony. La software house ex-Psygnosis era infatti autrice della storica serie futuristica del brand PlayStation, che ora sembra destinata all’oblio.
Sembra che nel periodo di Capodanno, proprio tutti si esibiscano nell’espressione di buoni propositi ed aspettative per il nuovo anno. Lo ha fatto anche Guerrilla Games, software house di Sony autrice della serie Killzone, che promette con convinzione che il 2013 sarà un anno decisamente pieno di sorprese.
In crisi da diverso tempo, THQ alla fine ha optato per la bancarotta volontaria: grazie alle leggi statunitensi, infatti, la software house potrà avvalersi di un periodo di riorganizzazione utile a trovare nuovi investitori. Che si sono già fatti avanti.
Finalmente anche l’Italia ha il suo premio per i videogiochi. L’Aesvi, l’associazione italiana degli editori del mondo videoludico, ha indetto per la prima edizione il premio Drago d’Oro che sarà assegnato ai videogiochi preferiti dal pubblico nostrano. Le votazioni sono aperte da oggi fino al 15 febbraio e verranno effettuate per un terzo dal pubblico, votando direttamente sul sito della manifestazione, per un terzo da una giuria tecnica, formata dai redattori dei principali siti che si occupano di Gaming, nonché dai distributori, e per l’ultimo terzo da una giuria che possiamo definire “di qualità”, composta dai redattori dell’area tecnologia dei principali quotidiani italiani.
Esordio col botto per Yakuza 5 sugli scaffali di casa: in terra giapponese, infatti, l’attesissimo titolo SEGA ha sbaragliato la concorrenza, imponendosi anche sulla lineup di lancio di Nintendo Wii U, che comunque ha dominato rispetto al resto del mercato. Eccezion fatta per Yakuza 5.
Con i videogiochi per la PlayStation Vita la Sony ha fatto quasi sempre un buco nell’acqua. Abbiamo visto giochi fatti male o vere e proprie copie, ed anche questo Soul Sacrifice, che sembra un bel titolo, ha un che di già visto. Si tratta di un gioco di ruolo con minor spirito giapponese di quelli visti negli ultimi tempi, tanto da sembrare una produzione più Occidentale. Forse troppo.
Dopo esserci occupati di quelli che hanno le console domestiche (PlayStation 3, Xbox 360, Wii e Wii U), occupiamoci dei giocatori che hanno le console portatili, e cioè Nintendo DS, Nintendo 3DS e PlayStation Vita. Di seguito trovate alcuni consigli su quali videogiochi regalare a Natale al vostro figlio/fidanzato/amico. Come sempre, controllate quale console portatile possiede e assicuratevi che non abbia i giochi in elenco prima di acquistarne uno.
Come ogni anno la Sony Computer Entertainment Japan ha stilato la graduatoria dei videogiochi che hanno venduto di più sulla sua console in Giappone, ed ha così premiato i relativi team di sviluppo e produzione con i PlayStation Awards. Brutte notizie per i vertici di Sony però: nessun videogioco ha superato il milione di copie vendute nell’arco dell’anno. Un brutto segnale che significa solo una cosa: il pubblico giapponese è stanco della PS3 e vuole la 4.
Potenzialmente la PlayStation Vita avrebbe le capacità per diventare un punto di riferimento importante per il gaming mondiale. In realtà invece sembra un progetto buttato lì, abbandonato a se stesso, senza che le case sviluppatrici se ne interessino. Anzi, quasi sembra che i videogiochi prodotti siano fatti un po’ come “dovere”, e così anziché creare dei capolavori, come accade sulla console domestiche, realizzano (quando va bene) degli esperimenti, oppure (quando va male) delle vere e proprie ciofeche.