resident evil 6

Resident Evil 6, intelligenza artificiale migliorata

Immaginate di trovarvi presso un varco oltre al quale temete possano arrivare i nemici. Avete poche munizioni e nessuna erba curativa, ma potete contare su un alleato che vi aiuti nella battaglia. Trattenete per un attimo il respiro e decidete finalmente di attaccare: i nemici schizzano fuori a frotte e vi assaltano. Vi sareste aspettati che, una volta incamerato il colpo nella pistola, questi ultimi corressero a ripararsi dai vostri proiettili, essendo anche loro dotati di armi da fuoco.
Invece non lo fanno. Sono lì immobili, fermi, cercano di colpirvi, al massimo di corrervi incontro. Sono nient’altro che bersagli mobili poco intelligenti.

E la vostra alleata, Sheva, è di fianco a voi, ma anche i suoi movimenti, le sue strategie, sono poco credibili e troppo evidentemente legati ad una meccanica programmata in precedenza, poco dinamica, nuda e cruda. I nemici sono sì bersagli mobili, ma la vostra alleata – senza la quale non potete proseguire la missione – non è da meno, e spesso vi metterà in difficoltà. Non basta la sfida di dover sopravvivere: c’è anche quella di fare da badante alla vostra compagna d’armi.
Questo era Resident Evil 5, e questo è – in sostanza – tutto quello che non dovrebbe più accadere in Resident Evil 6. O perlomeno così assicura Capcom

Resident Evil 6, novità svelate a pochi mesi dall’uscita

Mancano 6 mesi all’uscita, e così Capcom ha deciso di cominciare a stuzzicare l’appetito dei fans rivelando qualche dettaglio interessante su Resident Evil 6. E magari sfruttando anche il “ritorno di fiamma” dovuto al successo che sta avendo in queste settimane Operation Raccoon City. Una delle critiche principali che sono state fatte in passato agli sviluppatori era che i Resident Evil precedenti duravano troppo poco. Per questo la novità principale è che RE6 sarà la versione più longeva della storia della saga.

Resident Evil 6 annunciato ufficialmente da Capcom

Zombie mostruosi, crudeli, sanguigni, spietati. Sono ovunque, e non vogliono che te. Con il loro avanzare caracollante, si fanno avanti incuranti della tua arma protesa e del tuo terrore, ti stringono le braccia al collo in un abbraccio mortale, e ti trascinano con loro, dall’altra parte, dove c’è la morte. Una città, la tua, che sembra aver mostrato l’altra facciata, quella buia. Racoon City in rovina, devastazione ovunque. Il proliferare delle creature contaminate e la crisi da risolvere con le proprie, sole, forze.

Questo è, da sempre, Resident Evil. La storica saga survival horror di Capcom, fin dai primi mesi di vita della PlayStation, si è imposta sul mercato come punto di riferimento del genere, con tinte action e scorci strategici riusciti e stimolanti. Col passare degli anni, il successo riscosso dalla saga è stato più o meno altalenante, ma i fedelissimi, ora come non mai, hanno atteso fino a poche ore fa l’annuncio ufficiale di Resident Evil 6, che è finalmente arrivato.

Resident Evil 6, l’annuncio “scappa” al doppiatore

Il nome Joe Cappelletti non dirà nulla a quasi nessun videogiocatore, ma è uno dei colossi del doppiaggio dei videogiochi, un po’ come Luca Ward o Tonino Accolla per la tv. Sul suo curriculum, liberamente consultabile online, ci sono giochi come Final Fantasy XIII, Batman Arkham City, Call of Duty: Modern Warfare 3 e Mafia 2, giusto per citarne solo alcuni, e per qualche ora c’è stato anche Resident Evil 6.

Solo qualche ora, dicevamo, perché l’inserimento del titolo nel suo folto gruppo è stato incauto, visto che ancora non era stato annunciato. Non sappiamo se sia stato inserito per sbaglio dall’autore, o se la Capcom, la casa produttrice che detiene il marchio Resident Evil, abbia contattato il doppiatore per chiedergli di togliere questa voce da internet. Fatto sta che è stata cancellata dopo un po’.