
Lo scrittore statunitense, John L. Beiswenger, ha deciso di avviare una causa contro Ubisoft e contro il suo franchise Assassin’s Creed a causa di diverse similarità riscontrate tra la sceneggiatura del colossal videoludico e la trama del suo romanzo sci-fi, Link. Anche il romanzo, infatti – uscito nel 2003 – trarrebbe le sue fondamenta dall’idea che all’interno delle persone sopravvivano i ricordi ancestrali, anche se Beiswenger include tra le similarità anche l’uso di diverse parole e di altri temi narrativi.
In particolare, nella sua denuncia l’autore cita un estratto da pagina 290 del romanzo, dove si vede anche un chiaro accenno alla figura di un assassino, poi divenuto d’ispirazione per Ubisoft:
– Se John Wilkes Booth avesse generato un figlio dopo aver assassinato Lincoln, e trovassimo oggi il suo discendente in vita, potremo ricollocare Booth nella scena e forse sentire ancora l’odore di polvere da sparo.
– Memorie ancestrali?
– Portano indietro nel tempo quanto vuoi.
La somiglianza, da questi scorci, è abbastanza netta, ma viene il dubbio che davvero Ubisoft abbia mai davvero letto il romanzo Link.